Intervista al professor Luca Bonini, spoke leader su “Neurosviluppo, interazioni e cognizione sociale”
In occasione della Settimana del cervello (11-17 marzo), l’ANSA ha deciso di dedicare alcune video interviste al progetto di neuroscienze MNESYS (A multiscale integrated approach to the study of the nervous system in health and disease), coordinato dall’Università di Genova, cui Università di Parma partecipa come spoke sulla tematica “Neurosviluppo, interazioni e cognizione sociale”.
A partire dall’11 marzo, ogni giorno sul sito ANSA è possibile trovare video interviste ai coordinatori degli spoke in cui è articolato il progetto. Il 12 marzo è stata la volta di Luca Bonini, docente di Psicobiologia e Psicologia fisiologica, per lo spoke in capo all’Ateneo.
Le interviste resteranno fruibili, allo stesso link, anche successivamente.
Il progetto MNESYS è uno dei tre dell’Università di Parma selezionati nel bando PNRR “Partenariati estesi”. Sfrutta le competenze multidisciplinari degli attori coinvolti per affrontare, con un approccio multiscala, lo studio del funzionamento e delle malattie del cervello, da quelle neurologiche a quelle psichiatriche, a partire dal livello genetico e molecolare fino a quello di popolazione. Utilizzando le più innovative tecnologie in ambito biomedico, i modelli animali, gli approcci computazionali e di intelligenza artificiale, MNESYS ambisce a fornire risposte innovative ad alcune tra le principali domande aperte delle neuroscienze e della neurofarmacologia. In particolare l’unità coordinata dall’Università di Parma, che ha acquisito negli ultimi 30 anni un ruolo centrale nel panorama mondiale della ricerca sul sistema motorio e la cognizione sociale con numerosi riconoscimenti internazionali, si occupa dello studio dei meccanismi neuronali che regolano lo sviluppo delle capacità motorie, percettive e sociali del cervello. Il progetto aspira a identificare biomarcatori per il monitoraggio e la diagnosi di patologie del neurosviluppo, come epilessia e autismo, consentendo di sviluppare nuove strategie per la diagnosi precoce e il trattamento mirato delle malattie del cervello.